Mario ed Alessandro Ciarimboli

Postura e Posturologia: queste sconosciute

(Intervento dei Fisiatri Mario ed Alessandro Ciarimboli) – Le persone affette da dolori articolari frequentemente chiedono di essere curati con “la postura” quasi che questa sia una sorta di terapia miracolosa. In realtà la postura è semplicemente la posizione che il corpo umano assume liberamente o per costrizione in tutti i momenti della vita.

Essa è determinata dalle attività dei muscoli e dalle capacità articolari; viene coordinata da cervello, nervi e organi di senso (vista e udito). In altri termini è una attività volontaria ma limitata da costrizioni quali le malattie che causano alterazioni della struttura muscolare e scheletrica o da costrizioni occasionali (ad esempio la necessità di adeguarsi a condizioni particolari come una posizione in spazi limitati durante un viaggio in auto o i treno o in aereo). Il termine postura lo troviamo già nel Rinascimento nel “Trattato di Anatomia Umana” di un Medico letterato, studioso di anatomia,

Redi, che la defini “l’atteggiamento abituale del corpo o di parti di esso”. Charles Bell, a metà dell’800, si chiedeva come riusciamo a mantenere la posizione eretta contro il vento che ci soffia contro senza trovare una risposta adeguata a questa sua domanda.

Successivamente molti scienziati si dedicarono allo studio dell’equilibrio del corpo, valutando il sistema propriocettivo ossia quella parte del sistema nervoso che regola l’equilibrio e gli atteggiamenti del corpo sia a riposo che in movimento.

Mi piace ricordare Romberg che studiò il ruolo della vista e dei piedi, creando il test che porta il suo nome (Test di Romberg), Flourens (1794-1867) che analizzò la parte interna dell’orecchio,

Magnus (1926) che si soffermò sul ruolo del piede. Solo verso la metà degli anni ‘50, Baron (1956) e Tadashi Fukuda (1959) introdussero i concetti di postura e di equilibrio posturale: nasce così la Posturologia come scienza e come specializzazione medica.

Che cos’è la Posturologia

La Posturologia studia i meccanismi che regolano il sistema posturale e le patologie causate da una postura non corretta alla base della “sin – drome biomeccanica posturale” con dolori articolari, artrosi, ernia del disco, dismorfismi della colonna vertebrale (scoliosi e cifosi), vertigini, cefalea, turbe della occlusione dentale ecc.

Il sistema posturale è in realtà molto complesso e coinvolge sistema nervoso centrale e periferico, il piede, la bocca, l’occhio, il sistema cutaneo, i muscoli, le articolazioni, ma anche l’apparato masticatorio e l’orecchio interno.

Chi può fregiarsi del titolo di Posturologo?

Per questa complessità della branca chi si fregia del titolo di posturologo deve possedere competenze che gli consentano di emettere diagnosi e prescrivere terapia.

In altri termini il cosiddetto posturologo può essere soltanto un Medico cioè (come dicono gli Americani) un “Medical Doctor” e cioè laureato in Medicina e Chirurgia.

Solo dopo una diagnosi medica di “posturopatia” che identifica l’alterazione della postura e le eventuali patologie associate si può procedere ad un trattamento effettuato con presa in carico riabilitativo da parte di un Team costituito dalle figure professionali più idonee al singolo caso clinico (fisioterapista, terapista della neuro psicomotricità, reumatologo, medico ortopedico, tecnico ortopedico ecc.).

La postura “normale”è determinata dalla simmetria delle catene muscolari che garantisce il minimo impegno delle articolazioni e una bassa attività muscolare a riposo. In tali condizioni viene garantito un ridotto affaticamento delle articolazioni, dei tendini, delle ossa con minimo dispendio energetico e minori possibilità di sintomi come dolore o usura articolare.

Figura 1

Clinicamente come si fa a stabilire se una postura è corretta? Si immaginano delle linee orizzontali “virtuali” che passano per occhi, zigomi, labbra, orecchie, spalle, capezzoli, bacino e ginocchia; queste linee, se la postura è corretta, devono essere parallele tra loro (vedi figura 1).

Figura 2

Inoltre immaginiamo un filo a piombo posto alle spalle della persona (vedi figura 2).

La persona deve toccarlo a livello delle natiche e delle scapole.

A livello lombare tra il corpo e il filo a piombo deve esserci lo spazio di tre dita; a livello cervicale quattro dita ed a livello della nuca due.

Le spalle ed i glutei non devono presentare sporgenze asimmetriche tra parte destra e sinistra. Questo corretto allineamento è garantito dalla posizione “a specchio” delle due metà del corpo con perfetta simmetria delle dimensioni e dell’atteggiamento delle singole parti (muscoli, articolazioni, ossa ecc.).

Ne consegue che una differenza di posizione o di dimensioni di uno degli elementi corporei determina uno squilibrio della postura che diventa “patolo – gica” e può causare sintomi non solo estetici ma anche e soprattutto “funzionali” (dolori, zoppia, vertigini ecc.).

In articoli di prossima pubblicazione cercheremo di elencare ed esplicare i sistemi di valutazione che si avvalgono dei continui progressi della tecnologia informatica e dell’image sia per la postura statica che in movimento. *Fisiatri