di Mario ed Alessandro Ciarmboli *Fisiatri
Spesso ci chiediamo a cosa attribuire un dolore lombare o cervicale o dorsale o un appoggio plantare doloroso senza che ci sia stata una causa traumatica o un dolore al gomito che si accentua quando, ad esempio, siamo al computer…
Sì. Sono tanti i perché che ci poniamo per interpretare un malessere che molto probabilmente ha alla sua origine un atteggiamento posturale non allineato.
Prima che compaiano dolori o deficit funzionali è quindi opportuno conoscere eventuali difetti di postura: ad esempio se appoggiamo troppo su di un arto o ruotiamo il bacino o le spalle o se chiudiamo male le nostre arcate dentarie ecc.
Sommario
Ma che cos’è la postura?
È un fenomeno complesso sia statico che dinamico. Essa rappresenta il modo di atteggiare il corpo nello spazio in tutti i momenti della vita, Come tale risente di tutto ciò che agisce sulla vita stessa: è frutto di tutto ciò che ha vissuto il nostro corpo, la nascita, la crescita, l’alimentazione, il lavoro svolto, gli stress subiti, i piaceri, i dispiaceri, i traumi.
Sulla postura hanno agito la vista, l’udito, gli incidenti, le scarpe e gli abiti indossati, lo sport, la scuola, la cultura, l’attività fisica, la sedentarietà.
Tutti questi aspetti vanno considerati nell’analizzare la postura.
Il ruolo del Posturologo
È evidente che il “posturologo” deve essere in grado di comprendere e seguire tutti gli eventi fisiologici e patologici che possono influire sugli atteggiamenti posturali della singola persona.
In realtà il posturologo deve essere in grado di gestire o, meglio, di coordinare un Team polispecialistico che utilizzi varie competenze sanitarie (neurologiche, ortopediche ecc.) e tecnologiche di stampo bioingegneristico.
Le profonde conoscenze in campo medico e la tecnologia soprattutto informatica ci consentono di eseguire precisi esami posturali strumentali che consentono di superare i limiti legati alla soggettività dell’occhio del singolo medico.
La identificazione di “indici”antropometrici e comportamentali consente la definizione della diagnosi e dell’eventuale progetto riabilitativo cioè la cura che un tempo veniva identificata con la cosiddetta “ginnastica correttiva”.
Ma vediamo quali sono le indagini oggi facilmente praticabili e che consentono una completa e corretta valutazione posturale:
- “Indagine morfologica videografica”, con rilevazione a mezzo di telecamera o infrarossi, di punti di repere anatomici per eseguire misure sui vari piani anatomici;
- “Baropodometria” con rilevazione a mezzo di una pedana fornita di sensori della intensità del contatto del piede con la superfice di appoggio sia in condizioni di immobilità (statica) sia durante il cammino con la successione dei passi (dinamica)
- “Stabilometria”, con la rilevazione delle oscillazioni in posizione statica (ad occhi aperti e chiusi)
- “plantoscopia” per la rilevazione della morfologia del piede, degli eventuali difetti dell’arco plantare (piede piatto o cavo) e della postura del piede stesso (prevalenza di “pronazione” o “supinazione”)
- “Esame del cammino” analisi del movimento con un sensore wireless applicato al paziente che consente di valutare la performance di cammino,
- “Elettromiografia di superficie”con sonde wireless per analizzare in movimento l’attività muscolare. Le attuali attrezzature forniscono accuratezza del segnale in assenza completa di cavi unita alla leggerezza e alle dimensioni ridotte delle sonde. Ciò permette di effettuare analisi di qualsiasi tipo di movimento, per ogni distretto corporeo.
Questa tipologia di esame posturale consente un’analisi iniziale della postura in statica e dinamica e la stesura di un preciso programma di rieducazione posturale, il cui andamento può essere verificato con controlli periodici.
La Riabilitazione
Il “progetto riabilitativo” consiste in rieducazione posturale (si utilizzano numerose e valide metodiche come il Mezieres, il Souchard, Yoga, Pilates ecc,) supportata da fisiochinesiterapia con massoterapia, stretching, rinforzo muscolare, mobilizzazioni articolari, fisioterapia strumentale, rieducazione motoria, rieducazione respiratoria ecc.
L’esame consente inoltre di escludere o di rilevare alterazioni delle funzioni vestibolari, oculari o odontoiatriche da affidare eventualmente a specialisti di questi settori. Un corretto e completo esame posturale inoltre può suggerire una corretta ideale interfaccia tra piede e superficie di appoggio (plantare e/o calzature ergonomiche).
La rieducazione posturale
E’ evidente che la complessità del corpo umano richiede un approccio multidisciplinare alla posturologia.
La rieducazione posturale dovrebbe impegnare un’equipe di specialisti in vari settori, tutti esperti in posturologia (fisiatra, ortopedico, fisioterapista, tecnico ortopedico, stomatognatologo, otorinolaringoiatra, oculista, psicologo, dietologo ecc.) in collaborazione sinergica.
In definitiva il lavoro di equipe riabilitativa (diagnosi posturale, FKT, educazione posturale, prescrizione di ortesi ecc) ha un unico significativo obiettivo: la normalizzazione posturale!