La malocclusione dentale e la elettromiografia di superficie

Una macchina naturalmente perfetta. Una definizione apparentemente elementare ma che, da sempre, in qualche modo individua il funzionamento del corpo umano. In questo schema, il perfetto equilibrio che determina l’assenza di patologie dolorose è dato dalla postura, vale a dire la simmetria delle parti ed il risparmio energetico che ne deriva.

Secondo chi si occupa di Posturologia, ossia la branca della medicina che mette in relazione determinati squilibri con patologie algiche, molti dei disturbi lamentati dai pazienti sono dovuti proprio al mal funzionamento di alcuni recettori, mal funzionamento che influenza la corretta postura.

Tra questi recettori, ce n’è uno che, se non in perfetto equilibrio, può provocare squilibri anche su parti del corpo molto lontane da esso: la mandibola.

La mandibola, attraverso i denti, è un fondamentale collegamento tra il cranio ed il resto del corpo.

Cos’ la malocclusione dentale

Nei casi di cattivo funzionamento, si parla di malocclusione dentale, che si verifica quando non c’è un perfetto allineamento tra i denti dell’arcata superiore e quelli dell’arcata inferiore.

Un’occlusione scorretta provoca conseguenze negative per la masticazione, per la deglutizione ma ha effetti anche sulla postura e può provocare, oltre a mal di denti e mal di testa, disturbi muscolari, articolari e alla cervicale.

Elettromiografia di superficie

Per verificare la presenza di malocclusione dentale e valutarne l’intensità è possibile sottoporsi ad Elettromiografia di superficie dei muscoli masticatori con Bts.

Attraverso appositi elettrodi che vengono posizionati in diversi punti della testa, della faccia e del collo, vengono analizzati i muscoli Temporale Anteriore, Massetere e, in alcuni casi, Sternocleidomastoideo.

Con l’elettromiografia di superficie si studia l’attività muscolare masticatoria e, in collaborazione con l’odontoiatra, si vanno a valutare le eventuali alterazioni e le contromisure da adottare per correggere la malocclusione e, dunque, rideterminare una corretta postura.

Quando si ha a che fare con esami diagnostici come l’elettromiografia, è sempre bene specificare che, per il paziente, si tratta di un esame assolutamente indolore, non invasivo e la cui durata non va mai oltre la mezz’ora.

Insomma, non c’è di che aver paura!