«Prima di riprendere qualsiasi attività motoria, confrontiamoci con il nostro fisico e con le nostre motivazioni: ci prepariamo ad affrontare dei sacrifici sia sotto il profilo della fatica muscolare che di rinunce e se non siamo pronti possiamo andare incontro a problemi».
L’avviso ai naviganti che, dopo il lockdown e la pausa estiva, si avviano a riprendere gli allenamenti in palestra, in casa o in strada arriva dal fisiatra e medico sportivo Alessandro Ciarimboli.
Dottore Ciarimboli, quali sono i primi passi da compiere per affrontare correttamente la ripresa delle attività?
«Partiamo da una valutazione del peso e dell’indice di massa corporea, magari confrontando l’andamento degli ultimi mesi. Verificare se si è preso peso, quanto, se addirittura si è in sovrappeso è molto utile. Se si riprende un’attività già svolta in precedenza, come può essere quella aerobica, la corsa o uno sport di squadra, sarebbe importante anche sottoporsi a visita cardiologica o da un medico dello sport. Un esame delle urine potrebbe poi aiutare a verificare lo stato generale dell’organismo. E poi ci sono le motivazioni».
Cosa intende dire?
«Chi si avvia a compier un percorso di training deve essere fortemente motivato, perché l’attività fisica che dà tanti benefici comporta anche tanti sacrifici. Sia a livello di orari che di prestazione e alimentazione. Insomma, occorre partire motivati, e non con l’idea di potersi ritirare o fermare dopo poco».
Quali sono gli infortuni più frequenti a cui si rischia di andare incontro se non si è pronti adeguatamente?
«Quelli di tipo muscolare sono all’ordine del giorno. Un muscolo non allenato è meno elastico e fa più fatica nel suo lavoro rispetto a un muscolo allenato, quindi facilmente può andare in fatica e rompersi. L’infortunio articolare è più raro, a meno che non si pratichi uno sport di squadra che prevede contatto, in questo caso il trauma è più facile in chi non è allenato».
Se il fisico non è ancora adeguatamente pronto agli sforzi, possono aversi ripercussioni anche sulla postura?
«Certamente gli infortuni posturali sono da non sottovalutare in questa fase, in particolare i sovraccarichi articolari o sui tendini e sulle inserzioni tendinee. Altro aspetto da tener presente è poi il confronto della realtà con le proprie motivazioni».
Cosa significa?
«Talvolta la nostra psiche reagisce male quando i progressi che si registrano nel corso di un periodo di allenamento non sono in linea con le attese. Questo è il momento in cui diventa facile abbondanare o cambiare prigramma di lavoro in maniera autogestita e incorrere in ulteriori problemi fisici».
Dottore Ciarimboli, quanto conta una corretta alimentazione alla ripresa delle attività fisiche dopo un periodo di stop?
«L’alimentazione è sempre fondamentale, al di là della ripresa. Alimentazione bilanciata significa avere un corretto approccio calorico, ossia fornire il giusto carburante che fa funzionare quella macchina perfetta che è il nostro organismo. Ed allora, un giusto apporto di proteine, di carboidrati ma anche di grassi, equilibrando nell’arco della giornata, risulta fondamentale per una perfetta ripresa fisica ed evita anche il ricorso a prodotti più o meno discutibili, quali sono gli integratori, che talvolta sembrano essere alla base dei successi sportivi, quando in realtà basta una corretta alimentazione per evitarne completamente l’uso».