La sindrome fibromialgica o fibromialgia è una malattia cronica che causa dolore diffuso, debolezza e stanchezza muscolare, rigidità muscolare.
Il termine fibromialgia è parola composta, di etimologia greca, che indica il dolore, tessuti fibrosi e i muscoli dove si dolore stesso si manifesta.
Sommario
Cos’è la Fibromialgia?
Essa è una malattia complessa (“sindrome”) di pertinenza reumatologica con sintomi (prevalentemente dolore) a carico di muscoli ed articolazioni.
Essa era quasi sconosciuta sino ad alcuni anni orsono ma dal 1976 la fibromialgia ha acquisito dignità nosologica con inserimento tra le malattie del sistema muscoloscheletrico.
Quali sono i Sintomi della fibromialgia?
I sintomi generalmente presenti sono, oltre il dolore pluridistrettuale e con andamento cronicizzante con fasi di intensità marcata e fasi di riduzione soprattutto in relazione al clima (il clima caldo e asciutto riduce i fastidi), la persistente sensazione di stanchezza, la difficoltà per rigidità al movimento, le turbe caratteriali con umore spesso depresso e con manifestazioni di tipo ansioso, alterazioni del ritmo sonno veglia (insonnia) e disturbi viscerali (colon irritabile).
I sintomi possono coesistere o presentarsi singolarmente. E’ molto più frequente nella donna con maggiore interessamento della fascia di età compresa tra 25 e 50 anni.
Oltre due milioni di Italiani soffrano di questo disturbo. La diagnosi è esclusivamente clinica con la identificazione dei sintomi caratteristici e la valutazione dei “tender points” cioè dei caratteristici punti di dolore (la cui pressione con un dito acuisce il dolore in persone affette dalla fibromialgia).
Essi sono simmetrici su entrambi i lati del corpo e sono i seguenti:
- base del cranio, accanto alla colonna vertebrale cervicale
- parte posteriore del collo
- parte posteriore della spalla
- tra clavicola e sterno
- sul torace
- sulla parte esterna del gomito
- nella parte superiore dell’anca
- sui glutei
- sul ginocchio (parte interna)
Per la diagnosi di fibromialgia, il medico dovrebbe trovare riscontro in almeno 11 di questi 18 tender points.
Una caratteristica peculiare della sindrome fibromialgica è che i parametri di laboratorio propri della infiammazione (VES, PCR, Reuma test, ecc.) sono tutti negativi.
Se uno di loro manifesta valore elevato ciò esclude la diagnosi di fibromialgia.
L’esclusione di fenomeni infiammatori fa ipotizzare una origine non organica ma psicologica della sindrome. Tuttavia con certezza è stata riconosciuta una componente neurobiologica (funzione dei neurotrasmettitori, elementi chimici che consentono la trasmissione dell’impulso nervoso) a cui si affianca l’aspetto psicologico.
Infatti la variabilità soggettiva della percezione del dolore lascia pensare che essa si associ ai disturbi della elaborazione del dolore e alle turbe della trasmissione degli impulsi tra cellule nervose.
Come si cura la fibromialgia?
Vengono prescritti con maggiore frequenza gli antidepressivi triciclici (amitriptilina e trazodone). In molti casi, si associano miorilassanti (ciclobenzaprina e tizanidina).
Gli analgesici pur non essendo specifici per questa malattia, possono alleviare la sintomatologia dolorosa.
I più utilizzati sono il tramadolo (farmaco oppioide), l’aceta minofene, oppure i tradizionali FANS, come naprossene sodico, ibuprofene, chetoprofene ecc.
Associata alla terapia farmacologica si affianca la fisiochinesiterapia, in particolare l’uso del calore che può essere utile soprattutto nel ridurre la tensione muscolare (uso degli infrarossi) soprattutto in associazione ad un trattamento di chinesiterapia e/o posturale, Secondo numerosi studi l’insorgenza della fibromialgia è da collegare ad alterazioni posturali.
E’ ovvio che il dolore muscolare può causare alterazioni della postura che peggiorano con i deficit sensoriali per modificata attività dell’organo dell’equilibrio (vestibolo, orecchio interno).
Infatti gran parte dei pazienti fibromialgici ha disturbi dell’equilibrio. Probabilmente si crea un circolo vizioso tra dolore e neurotrasmettitori: il dolore e la mancanza di forza aumentano gli squilibri posturali, questi a loro volta aumentano le turbe dell’equilibrio con aggravamento del dolore e della forza muscolare.
Esiste pertanto un collegamento tra postura e fibromialgia!
Una indiretta conferma del rapporto esistente tra fibromialgia e postura è una considerazione “ex adiuvantibus”: i Pazienti fibromialgici generalmente hanno notevole beneficio da sedute di riabilitazione posturale che riducono la tensione muscolare e sono in grado di ristabilire l’equilibrio muscolare.
Ciò favorisce una riduzione del dolore e un riequilibrio della attività muscolare (contrazione/ rilassamento) corregge una delle componenti più significative della fibromialgia (tensione muscolare con dolore e ridotta forza).
Il trattamento posturale eseguito in maniera corretta (in particolare tecniche come Mezieres, Souchard, Yoga ecc.) può essere risolutivo e migliorare significativamente la sindrome fibromialgica.
In definitiva la cura della sindrome fibromialgica deve prevedere la presa in carico da parte di un Team costituito da Medici specialisti (reumatologo, fisiatra) da psicologi e da tecnici della riabilitazione esperti in tecniche di tipo “postura – le”.
A questo può associarsi una sana attività fisica all’aria aperta o una attività fisica in piscina termale.