quarantena covid-19

Cosa fare e non fare se si è positivi al Covid-19 durante e dopo la quarantena.

Dottor Ciarimboli, quali consigli si sente di dare a chi è risultato positivo al Covid-19 e voglia riprendere l’attività motoria dopo la quarantena?

Per chi voglia riprendere un’attività motoria post Covid, il primo consiglio è quello di rivolgersi al proprio medico curante. Poi, è sempre bene avere un consulto anche con il medico dello sport che può, attraverso esami specifici, come una prova da sforzo, un ecocuore, un holter elettrocardiografico eventualmente capire se ci sono alterazioni che possono creare allarmi e, nel caso, indirizzare verso una guarigione migliore.

Si può praticare attività fisica, anche se si è positivi al Covid-19?

“Sgomberiamo subito il campo da alcuni luoghi comuni. Compatibilmente con le condizioni generali di salute, l’attività fisica è sempre consigliata. Altrimenti, se rimaniamo fermi, va a finire che prevalgono i problemi legati all’immobilizzazione più che alla patologia emergente. D’altronde, basta osservare la realtà che ci circonda per comprendere che nessun divieto a svolgere attività motoria è legato tout court alla positività al Covid, di cui ci si accorge solo dopo essersi sottoposti ad un tampone perché si è avvertito qualche sintomo”

Ma quanta gente è positiva e non sa di esserlo?

“I cosiddetti asintomatici spesso non sanno di essere positivi e fanno regolarmente sport tutti i giorni, anche a livello professionistico come accade, ad esempio, con le squadre di calcio.. Eppure, nessun drastico peggioramento delle condizioni cliniche si è mai osservato in chi fa sport ed è positivo al Covid-19, di conseguenza non esistono proscrizioni per l’effettuazione di attività fisica.”

Che naturalmente deve essere svolta in maniera controllata.

“Chi è risultato positivo ma è in buone condizioni di salute può, se se la sente, svolgere attività fisica in casa: ok a tapis roulant,  cyclette o ginnastica aerobica a patto che si tenga sotto controllo la saturazione e la sensazione di fatica.  Altro accorgimento: evitare i colpi di freddo e gli sbalzi di temperatura che possono esporre ad altri tipi di problemi.”

Fin qui, i suggerimenti per chi è in isolamento domiciliare perché positivo asintomatico. Ma come deve approcciarsi alla ripresa dell’attività fisica chi, invece, è stato sintomatico ed ha dovuto affrontare un diverso decorso della patologia virale?

“In questo caso, la prima cosa da fare è un bilancio, al termine della patologia, sugli organi colpiti dal virus. Se la compromissione è stata esclusivamente respiratoria va fatto un training di riadattamento allo sforzo fisico, graduale e progressivo, con esercizi aerobici che diventano di rinforzo muscolare.”

Ma il Covid-19 ha spesso effetti anche su altri organi.

“In questo caso il recupero va impostato sull’organo colpito. “

Qualche esempio?

“Frequenti sono, oltre alle compromissioni cardiologiche, quelle neurologiche, con pazienti che subiscono piccoli screzi che possono portare a problemi mnesici, di concentrazione, di depressione, fino ai casi più gravi in cui si riscontrano addirittura ictus dovuti alla vasculite generata dal Covid-19. In questi casi, prima di iniziare una qualunque attività fisica, va fatta una valutazione iniziale che non è solo generale ma anche specifica sull’organo interessato, con il trattamento che va impostato, progressivamente, in base al bilancio cognitivo. 

Vuole dare un ultimo consiglio?

Alla ripresa delle normali attività, dopo il periodo di isolamento, non trascurate una visita dal fisiatra. Perché dopo un periodo di immobilizzazione, o comunque di riduzione delle proprie attività fisiche, possono subentrare alterazioni posturali, muscolari o articolari. Ed allora, una valutazione fisiatrica rende possibile la prevenzione di infortuni.