Ciclo del passo: l’ Analisi del Cammino con Tecnologia BTS

(di Mario e Alessandro Ciarimboli)

Osservare un paziente nella sua deambulazione può fornire tantissime indicazioni cliniche, molte di più di quanto la naturalezza del gesto possa far pensare.

Osservare la deambulazione di un paziente può indirizzare il medico verso un problema posturale o verso una patologia neurologica o ortopedica.

Quello che le persone normalmente compiono per spostarsi, il passo, è in realtà un gesto estremamente complesso che richiede un controllo neurologico oltre alla attivazione sincronizzata di muscoli ed articolazioni.

La ripetizione dell’appoggio sequenziale del piede destro e sinistro viene tecnicamente definita “Ciclo del Passo” , una successione di momenti nei quali, mentre un piede non poggia a terra ( “Fase di Volo” ) il controlaterale aderisce al suolo ( “Fase di Appoggio”) e viceversa.

L’osservazione del passo, dicevamo, può indirizzare il medico verso una diagnosi.

Ad esempio nelle patologie ortopediche una fase di appoggio molto breve può essere indice di dolore all’arto inferiore e viene definita Zoppia di Fuga.

Particolari tipi di Andatura si hanno in patologie Neurologiche, come il Parkinson, la Sclerosi Multipla, l’Ictus o le Neuropatie periferiche.

La valutazione clinica del passo è, ovviamente, solo un momento dell’esame clinico e va sempre associato ad una raccolta anamnestica attenta e a un bilancio articolare e muscolare adeguato.

Naturalmente, compito del riabilitatore è capire anche quanto una alterazione del ciclo del passo possa influire nella vita quotidiana e nelle proprie attività.

Ma l’esame clinico, seppur brillante e correttamente eseguito, non basta, e come ogni aspetto della Medicina Riabilitativa anche il passo richiede una misurazione fedele e precisa.

Il metodo che oggi usiamo ormai estesamente è l’Analisi del Cammino con Tecnologia BTS.

Questo tipo di analisi unisce una valutazione Cinematica del cammino (misurazione della velocità, del numero dei passi, del tempo di appoggio e di volo nelle singole fasi del passo) a una valutazione dinamica delle interferenze del passo sul bacino (bascula, tilt, avanzamento) e una Elettromiografia di Superficie dei muscoli coinvolti (Tibiale anteriore , Gastrocnemio , Retto Femorale e Semimembranoso ).

 Dall’unione di questi differenti parametri il medico Fisiatra ha un quadro completo e preciso del Ciclo del Passo del paziente, può verificare nel corso del tempo eventuali successi o insuccessi del trattamento proposto, può confrontare i valori con la letteratura internazionale e sincerarsi della bontà dell’utilizzo di Ortesi e Ausili.

La valutazione Cinematica e quantitativa del passo è esplorabile tramite un piccolo sensore inerziale che si porta in una cintura applicata al paziente durante la deambulazione, del peso e ingombro di un pacchetto di fiammiferi.

 Questa piccola scatoletta, apparentemente insignificante, registra tutti i micromovimenti del bacino, la bascula, l’oscillazione e i Tilt attraverso tantissimi sensori al suo interno (Giroscopio, accelerometri, inclinometro).

L’Elettromiografia di superficie, metodica estremamente semplice perché attuata tramite l’applicazione di elettrodi adesivi, quindi per nulla invasivi, ci fa capire in modo grossolano la attivazione motoria del muscolo che andiamo ad analizzare.

Il valore singolo, di per sé, ha scarsa utilità clinica, ma abbinato a tutti gli altri valori riveste una importanza significativa.

Questa metodica, che può sembrare complessa, è una metodica estremamente qualificante nell’opera del Medico Fisiatra ed è indispensabile per completare il Progetto Riabilitativo fornendo al Tecnico della riabilitazione, il Fisioterapista, indicazioni più precise sul trattamento e soprattutto consentendo la misurazione e quindi la quantificazione dei trattamenti utilizzati.